Nuove Regole per la Caccia in Italia. Le Modifiche alla Legge entrano in vigore

Importante cambiamento per il mondo venatorio italiano, poiché le modifiche alla legge sulla caccia, approvate attraverso la conversione del decreto Asset, diventano finalmente effettive. Con la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, queste modifiche entrano in vigore, portando con sé regole chiare e significative per i cacciatori e gli amanti della fauna selvatica.

Divieto di Munizioni al Piombo in Determinate Zone

Una delle modifiche principali è il divieto di utilizzare munizioni al piombo in determinate aree. Questo divieto si applica esclusivamente nelle seguenti zone:

1. Zone Umide Ramsar: Le zone umide elencate nell’elenco Ramsar ora sono escluse dall’uso di munizioni al piombo.

2. Zone nei Siti di Interesse Comunitario: Anche le zone all’interno dei Siti di Interesse Comunitario sono soggette al divieto di munizioni al piombo.

3. Zone di Protezione Speciale: Queste aree, designate come Zone di Protezione Speciale, sono ora sottoposte alla stessa restrizione sulle munizioni.

4. Riserve Naturali e Oasi di Protezione: All’interno delle riserve naturali e delle oasi di protezione, le munizioni al piombo non possono essere impiegate.

Queste restrizioni sono state introdotte per proteggere l’ambiente e la fauna selvatica nelle aree sensibili.

Valutazione dei Calendari Venatori Regionali

A partire dalla prossima stagione venatoria, i calendari venatori regionali dovranno essere valutati da un organo centrale, il Comitato Faunistico-Venatorio Nazionale. Questo comitato comprende anche tre rappresentanti delle associazioni venatorie, inclusi i presidenti nazionali di Federcaccia, Libera Caccia ed Enalcaccia. Questa misura mira a garantire una gestione più equa ed equilibrata della caccia in tutto il paese.

Questioni Legali e Richieste di Chiarimenti da Bruxelles

Mentre le nuove regole entrano in vigore, due aspetti richiamano l’attenzione. In primo luogo, i tribunali potrebbero essere chiamati a esaminare la legittimità costituzionale di queste modifiche alla legge sulla caccia, e le contestazioni legali potrebbero emergere.

In secondo luogo, Bruxelles è interessata a questa questione, in quanto la Commissione europea aveva già sollevato dubbi e richiesto chiarimenti sull’applicazione del regolamento comunitario sulle munizioni al piombo. Le autorità europee monitorano da vicino il rispetto delle normative comunitarie riguardanti la caccia in Italia.

In conclusione, mentre le nuove regole per la caccia in Italia entrano in vigore, il mondo venatorio guarda con interesse a come queste modifiche influenzeranno la pratica della caccia e l’ambiente. Resta da vedere come si svilupperanno le questioni legali e le richieste di chiarimenti da parte dell’Unione Europea, ma una cosa è certa: il dibattito sulla caccia e la sua regolamentazione rimane al centro dell’attenzione.

Quiil testo della Gazzetta Ufficiale

Sospesa la Caccia al Moriglione in Calabria: Decisione del Tar

Una pausa nella caccia al moriglione mentre il resto del calendario venatorio rimane in vigore.

Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha emesso una decisione di sospensione della caccia al moriglione in Calabria, scatenando un dibattito tra gli amanti della caccia e le organizzazioni ambientaliste. La sospensione entra in vigore in attesa dell’udienza che si terrà l’8 novembre.

La svolta giuridica è stata presa in risposta alle preoccupazioni sollevate da diverse associazioni, tra cui Lipu, Wwf, Lac, Enpa, Lav e Legambiente, che hanno sollevato dubbi sulla caccia al moriglione nella regione.

Il decreto 514/2023 della prima sezione del Tar ha quindi deciso di sospendere temporaneamente la caccia al moriglione in Calabria in attesa dell’udienza di novembre. Questa decisione è stata accolta con interesse sia dai sostenitori della tutela della fauna che dai cacciatori.

È importante notare che, almeno per il momento, il resto del calendario venatorio rimane in vigore. Il Tar ha deciso di non esprimersi sulla data di chiusura della caccia a beccaccia, turdidi e uccelli acquatici. La decisione sulla stagione di caccia alla moretta verrà presa solo una settimana prima dell’udienza di merito, che si terrà il 1° novembre. La caccia al combattente e alla tortora, cacciabili solo fino all’8 ottobre, non è stata modificata.

Questa decisione del Tar ha quindi creato una pausa nella caccia al moriglione in Calabria, consentendo alle autorità e alle parti interessate di esaminare ulteriormente la situazione. Il dibattito sulla gestione della fauna selvatica e sulla caccia in Italia rimane aperto, e l’udienza dell’8 novembre sarà un momento cruciale per definire il futuro delle attività venatorie nella regione.

Nuove Regole sulla Caccia: Munizioni e Calendari Venatori

Le proposte di modifica al decreto Asset scatenano discussioni sulla caccia in Italia
La Camera dei Deputati ha avviato la discussione sul ddl che mira a convertire il decreto Asset, portando in primo piano due importanti temi riguardanti la caccia in Italia: l’uso delle munizioni in piombo e i calendari venatori regionali.

Le modifiche proposte dal governo Meloni riguardano principalmente le restrizioni sull’uso di munizioni al piombo, che sono state oggetto di dibattito negli ultimi mesi. Se il ddl verrà approvato, l’uso di munizioni al piombo sarà vietato soltanto nelle zone umide elencate nell’elenco Ramsar e in alcune aree protette, come i Siti di Interesse Comunitario, le Zone di Protezione Speciale e le riserve naturali e oasi di protezione. Chiunque venga scoperto con munizioni al piombo mentre si dirige o torna dalla caccia in queste aree sarà soggetto a sanzioni amministrative pecuniarie, che vanno da 20 a 300 euro. Tuttavia, il cacciatore non sarà multato se può dimostrare che detiene tali munizioni per scopi diversi dalla caccia.

L’altra importante modifica riguarda i calendari venatori regionali. Nonostante iniziali proposte di semplificazione, il ddl mantiene l’obbligo di richiedere il parere dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale. Entrambi avranno un mese di tempo per esprimere il loro parere, e una volta trascorsi i 30 giorni, i pareri si considereranno acquisiti. Inoltre, rimane in vigore il riferimento all’arco temporale massimo previsto dalla legge, il che significa che in caso di preapertura della caccia, la stagione dovrà essere accorciata di un periodo equivalente.

La discussione si sposta ora alla Camera dei Deputati, dove verranno ulteriormente esaminati questi emendamenti.

Ricostituito il Tavolo Interprovinciale della Caccia e della Pesca in Lombardia

Un passo avanti per la gestione sostenibile delle attività venatorie e ittiche nella regione.
Su proposta del Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Pietro Macconi, componente la Commissione Agricoltura, l’Assessore Alessandro Beduschi ha condiviso l’opportunità di ricostituire il Tavolo Interprovinciale Caccia e Pesca. Dopo una pausa dovuta alla pandemia, il Tavolo riprenderà le sue attività nel prossimo mese di Ottobre.

Il Tavolo riunirà tutte le Associazioni della caccia e della pesca a livello provinciale insieme ai Consiglieri Regionali eletti nelle varie Province vicine a queste realtà territoriali. L’obiettivo è promuovere il dialogo costruttivo e il confronto tra le Associazioni di Categoria e i rappresentanti politici, al fine di elaborare proposte utili e condivise.
Il Tavolo si presenta come uno strumento fondamentale per semplificare e armonizzare il lavoro di tutte le componenti coinvolte, considerando la complessità delle normative e della burocrazia che circondano le attività di caccia e pesca in Lombardia.