La Giunta regionale della Toscana ha segnato un importante passo avanti nella tutela dei diritti degli animali con l’approvazione definitiva di un regolamento che vieta di tenere i propri cani legati alla catena per qualsiasi periodo di tempo. Questa decisione, che entra in vigore immediatamente, estende il divieto a tutto l’anno, eliminando la precedente normativa del 2011 che consentiva la custodia dei cani alla catena, seppur con limitazioni, fino a un massimo di sei ore al giorno e solo con catene di lunghezza minima di sei metri.
La modifica apportata al regolamento rafforza il quadro normativo toscano in materia di protezione degli animali, ponendo fine a una pratica che, nonostante fosse regolamentata, non offriva una definizione chiara e univoca delle “circostanze eccezionali” in cui era consentita, lasciando così margine a interpretazioni soggettive e a possibili abusi.
Con questa mossa, la Toscana si allinea a una tendenza già in atto in altre regioni italiane, tra cui Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia e la provincia autonoma di Trento, che hanno già introdotto normative simili per garantire il benessere degli animali. Questo fa emergere una crescente consapevolezza a livello regionale sul tema, benché manchi ancora una legge nazionale che uniformi il divieto su tutto il territorio italiano.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza della nuova normativa, definendola una “norma di civiltà” e evidenziando come la pratica di tenere i cani alla catena possa avere gravi ripercussioni sul loro sviluppo fisico e psicologico. Anche l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini, ha espresso il proprio favore, rilevando come il divieto contribuirà significativamente al miglioramento del benessere degli animali.
Questa decisione rappresenta un significativo passo avanti nella promozione di una società più attenta e sensibile verso le esigenze e i diritti degli animali, riflettendo un impegno condiviso verso pratiche più etiche e rispettose del benessere animale.