Scoperto un salto di specie del virus della Mixomatosi

Un recente studio ha portato alla luce un importante fenomeno in Sicilia: il primo caso documentato di “salto di specie” del virus della Mixomatosi dal coniglio selvatico alla lepre italica. Questa scoperta, emersa nell’ambito del Progetto di monitoraggio della lepre italica (Lepus corsicanus) promosso dal Consiglio Regionale della Federcaccia e dalla Federcaccia nazionale, evidenzia un’importante evoluzione nell’ambito delle malattie virali che possono colpire la fauna selvatica.

Il lavoro di ricerca, che ha visto la collaborazione di Valter Trocchi dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali di Federcaccia, è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale “Viruses” nel 2024, dimostrando l’accertamento del salto di specie del virus della Mixomatosi (MYXV) da un coniglio selvatico a una lepre italica, un maschio prelevato nel 2018 nella provincia di Agrigento.

La pubblicazione di questo studio su una rivista di calibro internazionale come “Viruses” sottolinea non solo l’importanza della scoperta ma anche il ruolo cruciale che i cacciatori giocano nell’ambito della ricerca scientifica e della tutela ambientale. Grazie alla loro posizione unica come “sentinelle ambientali”, i cacciatori contribuiscono attivamente al monitoraggio della salute della fauna selvatica, fornendo dati preziosi per la prevenzione e il controllo delle malattie.

Questo evento segna un punto di svolta nella comprensione delle dinamiche di trasmissione delle malattie virali tra specie diverse, offrendo spunti cruciali per la ricerca futura e per le strategie di gestione della fauna selvatica. La collaborazione tra organizzazioni di cacciatori, ricercatori e istituzioni scientifiche dimostra l’importanza di un approccio condiviso e multidisciplinare nella tutela della biodiversità e nella salvaguardia della salute pubblica.

L’articolo completo e il suo abstract sono disponibili per la consultazione sul sito della rivista “Viruses” e nella sezione dell’Ufficio Studi e Ricerche sul sito di Federcaccia nazionale, offrendo a ricercatori e appassionati l’opportunità di approfondire questo interessante fenomeno. La scoperta sottolinea ancora una volta l’importanza della ricerca scientifica applicata alla conservazione della natura e alla salute degli ecosistemi.