Sospensione Record del Calendario Venatorio 2023-2024: Il Tar del Veneto Accoglie la Richiesta della LAC

In una decisione senza precedenti, il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha prontamente sospeso la recentemente approvata rideterminazione del calendario venatorio 2023-2024, rispondendo alla richiesta cautelare avanzata dalla Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC). La delibera, emessa dalla Giunta, ha riaperto la caccia a partire dal 24 gennaio fino al 31 gennaio, limitando l’attività venatoria alle sole specie di alzavola, codone e germano reale. Tuttavia, il Tribunale ha concesso la sospensiva, senza analizzare le motivazioni della Giunta, riconoscendo la presenza del periculum in mora e adottando il principio di precauzione, in risposta ai pregiudizi prospettati dall’Associazione LAC.

Il Tar del Veneto ha adottato una decisione rapida e incisiva, sospendendo la rideterminazione del calendario venatorio e riaprendo la caccia solo per le specie di alzavola, codone e germano reale. La sospensiva è stata concessa sulla base del periculum in mora, evidenziando la necessità di agire con prudenza e considerando i pregiudizi prospettati dalla Lega per l’Abolizione della Caccia. Nonostante la mancata analisi delle motivazioni della Giunta, il Tribunale ha prioritariamente risposto alla richiesta di sospensione cautelare avanzata dalla LAC, ritenendo necessario un approfondimento sulle implicazioni della delibera.

Le Specifiche della Delibera
La delibera della Giunta che ha innescato questa rapida reazione del Tribunale ha stabilito la riapertura della caccia per un periodo limitato, dal 24 al 31 gennaio, concentrando l’attività venatoria sulle specie di alzavola, codone e germano reale. Tuttavia, la decisione del Tribunale ha introdotto un ulteriore dettaglio significativo: il carniere per la caccia al germano è stato limitato a soli tre capi per cacciatore. Questa limitazione mira a bilanciare l’attività venatoria con una maggiore attenzione alla gestione delle specie.

Il Principio di Precauzione e la Posizione della LAC
La decisione del Tribunale ha chiaramente sottolineato l’importanza del principio di precauzione nel prendere decisioni che potrebbero influenzare l’ecosistema e le specie selvatiche. La Lega per l’Abolizione della Caccia ha avanzato la richiesta cautelare, sostenendo che la delibera della Giunta avrebbe potuto comportare pregiudizi significativi per la fauna selvatica. Il Tribunale ha riconosciuto la validità di tali argomentazioni, enfatizzando la necessità di approfondire la questione prima di procedere con la rideterminazione del calendario venatorio.

La sospensione record della rideterminazione del calendario venatorio da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto riflette la delicatezza delle decisioni legate alla gestione della fauna selvatica. La decisione, in risposta alla richiesta cautelare della Lega per l’Abolizione della Caccia, pone in evidenza l’importanza del principio di precauzione nella tutela degli equilibri naturali. Ora, sarà interessante seguire gli sviluppi futuri e gli approfondimenti sulle motivazioni della Giunta, nel contesto di una gestione sostenibile della caccia e della fauna selvatica.