40° Trofeo Marsiliana regionale e nazionale

Quest’anno abbiamo raggiunto il traguardo dei 40 anni di questo trofeo molto sentito e storico della cinofilia toscana condiviso con molte altre regioni come Lazio, Umbria, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Campania.
Fondato dal primo Presidente della Libera Caccia di Grosseto, il professore Mario Innocenti. Questo evento per le sue origini verrà gestito indipendentemente dalla presidenza della sezione della libera caccia che potrebbe o no cambiare nel tempo.
Per il 2022 la segreteria provinciale di Grosseto è stata gestita dal Presidente Johnny Bizzarri e il vice presidente Giussano Valentini che hanno collaborato con la segreteria Anlc di Siena di Sergio Fratelli e il suo collaboratore Davide Butini. Per il nord toscana c’è stato l’importante contributo del circolo di Riccardo Turin, come altri circoli: quello di Alessandro Magini, il circolo Scarti di Filippo Stefanelli, il circolo Apparita di Michele Moroni, il circolo cinofilo Fontorio di Giuliano Corridori, il circolo di Marsiliana di Diego Lombrichi e il circolo Rosa di Gloria Corridori e le sue due vice presidenti
Alessia Balestri e Giada Brachetti!

Per la categoria singolo e coppia i primi classificati sono andati a disputare il Campionato Italiano Anlc ad Atessa, non dimentichiamo la categoria trio e la muta. Quest’ultima si è svolta nel senese sotto la visione di Sergio Fratelli in stretta collaborazione con il presidente provinciale di Grosseto Johnny Bizzarri.

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Conofilia: Una figlia d’arte…

Ci sono situazioni della vita che non hanno parole tratte dal vocabolario, lo sguardo e l’intesa che unisce un padre ad una figlia è qualcosa di raro e unico.
Spesso si dice che le figlie femmine creano un rapporto viscerale con il padre, che per tutta la vita sicuramente la presenza e l’affetto che si riceve in questa occasione rimangono nel cuore.
L’intervista che andiamo a sviluppare è lo specchio di tutto ciò, infatti in tante occasioni abbiamo avuto modo di poterlo vedere con i nostri occhi. La tranquillità e la serenità che si vede nel viso di Tommaso Tocci quando alle prove cinofile la sua più fedele fans è proprio sua figlia Flavia.

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Caccia e cinofilia: Un cinghiale da 7 vite

L’atmosfera che si respira nella squadra di Rocchetta 1 è quella di festa, di scherzo e di serenità, il motivo è dato anche dal fatto che ci sono molti giovani che portano leggerezza e spensieratezza.
I ragazzi si fanno dispetti e si prendono in giro tutto il giorno, ma quando si tratta di andare a caccia allora diventano tutti “uomini”, la sicurezza prima di tutto con la consapevolezza di avere delle armi in mano. L’organizzazione del caposquadra e del capo canaio è quella di mettere le poste nella zona dove sono stati tracciati dei cinghiali e di mettere 1/2 cani per capire gli animali sono ancora in zona, una volta capita la situazione allora aggiungono cani volta per volta.
Insieme a Bruno Fattore, gli altri canai Emilio Iannotta, Aristide Buongiorno, Suriano Alessandro e Vincenzo Carracillo cominciano a scendere nel bosco e dare inizio alla battuta.
Fortunatamente la giornata ci permette di vedere e sentire ogni attimo dello svolgimento della battuta. In mattinata è stata fatta una zona dove si ipotizzavano un po’ di animali ma alla fine solo uno si è fatto trovare. Il fatto è che questo cinghiale ha mangiato pane e volpe per diverse mattine in quanto la sua astuzia nel evitare i colpi è stata veramente memorabile. Non vi sto a dire quanti colpi sono stati sparati senza andare a segno, i media avrebbero ragione su cosa dicono di noi, le padelle non si contavano più. Visto che la caccia è anche questo, sarebbe troppo facile raccontare il tiro con abbattimento perfetto, la cosa bella è condividere ogni attimo come fossimo tutti li, con il fiato sospeso, a sentire…. Un colpo….silenzio…..Un colpo….silenzio….Un colpo…. silenzio….poi… si è rialzato, non è possibile, eppure… mi era sembrato…. No…. Ne ero certo……le voci di Vincenzo Carracillo, di Ernesto Incolingo, Sergio Paliferro, Giovanni Iannetta si susseguono nel cercare di capire dove si è infilato quel cinghiale con dietro Lupina, Bella Bella, Elia e Aria che sentono abbaiare nel bosco fitto. Tutto questo è durato ore e km per poi arrivare e fermarsi da Cristian Pacitti. Ormai esausti e con cartucciere vuote si recupera il cinghiale e si decide di fare un’altra zona dove erano stati avvistati diversi branchi. Ovviamente doveva essere riportato alto l’onore visto la mattinata e con scaltrezza e ingegno si trova il modo di recuperare la situazione.

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Veterinario: Malattie della pelle e degli annessi cutanei

La pelle è sicuramente il tessuto animale maggiormente esposto alle aggressioni degli agenti patogeni esterni. Parassiti,
funghi, batteri possono provocare un gran numero di malattie cutanee; ma poiché la pelle è anche in stretto contatto con l’ambiente esterno, essa è facilmente oggetto di traumi, abrasioni, irritazioni e allergie. Pelle e pelo possono inoltre essere la spia di patologie che con la pelle hanno solo una relazione indiretta: parassitosi, disturbi ormonali, malattie epatiche, renali e gastroenteriche si ripercuotono in genere anche sull’aspetto del mantello.

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Cinofilia: Una scelta azzeccata

Poco dopo l’estate, quando le foglie cominciano a diventare gialle e poi arancioni per dare spazio a quello che sul calendario viene definito autunno, viene valutato e poi deciso che nel weekend del 19 e 20 novembre verrà organizzato dalla Prosegugio Nazionale in collaborazione con la Prosegugio di Ascoli Piceno e di supporto la Prosegugio di Fermo e di Teramo il 42° Campionato Sociale cat. Singolo, coppia e muta su lepre. A questo punto si mette in moto tutta la macchina organizzativa dove ne fa da padrone la collaborazione tra le varie sezioni per poter mettere a disposizione più territorio possibile per dare ad ogni concorrente il meglio del posto.
In primis un po’ non condivisa la scelta del periodo, in quanto è ancora aperta la stagione venatoria della lepre in tutto il territorio nazionale, ma invece ben pensata per i nostri ausiliari.
Quale periodo migliore di affrontare una prova importante come questa nel periodo in cui i nostri segugi sono allenati e in forma. Purtroppo il tempo con temperature molto calde per il periodo e con siccità alternata da momenti di acqua con forti nubifragi e temporali non ha aiutato la situazione.
Sentimenti e idee contrastanti hanno però portato ad un buon risultato in quanto alla fine delle iscrizioni ci sono stati 427 soggetti presentati al Raduno, 6 singoli, 24 coppie e 57 mute.

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Caccia: La regina dei cieli e la regina della corsa

Tutte le aquile sono caratterizzate da particolare robustezza e prestanza fisica: becco potente e uncinato, testa grande, ali ampie, corpi generalmente ricoperti di piume fino alle zampe che presentano artigli robusti, ricurvi e affilati. Hanno un volo potente, spesso veleggiato e maestoso; piombano dall’alto rapidissime sulle prede per poi afferrarle a volo radente.
Come tutti i rapaci, le aquile, dopo aver immobilizzato la vittima, iniziano a divorarla ancora viva e, spesso, la inghiottono intera per poi rigettarne ossa, penne e piume che non riescono a digerire.
Il cibo di questi rapaci è vario, ma sempre di origine animale. L’aquila reale preda marmotte, lepri, fagianidi, corvidi, tartarughe, piccioni, conigli, giovani cerbiatti. L’Aquila codacuneata, preda anche grossi pitoni, koala, opossum, canguri, wallaby, uccelli del paradiso e piccoli marsupiali. L’aquila minore si nutre principalmente di uccelli, in particolare stormi di piccioni, ecc.

Conosciamo tramite Freddy le emozioni che un aquiliere può provare all’azione di caccia e non di addestramento. Ovviamente la parte fotografica ci permette di capire le fasi di predazione che noi cinofili viviamo diversamente ma va rispettato ogni tipo di caccia….
La prima volta che vidi la caccia alla lepre con l’aquila reale fu nel 2005 in Austria e ne rimasi letteralmente rapito. Un’aquila può catturare prede anche molto grandi come volpe, sciacallo e capriolo ma la lepre ha un fascino irresistibile ai miei occhi, e mette alla prova le abilità di volo di questo maestoso rapace. La difficoltà infatti non risiede tanto nel trattenere la lepre una volta presa, ma quanto nel riuscire ad agganciarla.

Nell’est Europa la modalità più utilizzata di andare a caccia con le aquile è quella a “rastrello”,
in cui si procede molto lentamente facendo attenzione al più piccolo movimento e non appena una lepre scatta e parte nella sua corsa, l’aquiliere più vicino lancia dal pugno la propria aquila.
Come spesso avviene in questa modalità di caccia (anche con altri tipi di rapaci) al momento del lancio l’aquiliere avvisa a gran voce che la sua aquila è libera per evitare che più esemplari vengano rilasciati all’unisono rischiando che si attacchino tra di loro.

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Gare: Coppa Europa FCI per segugi su lepre in Serbia

Nel 2022 la sede decisa per la 27° Coppa Europa per cani da seguita su lepre si è svolta in a Čačak in Serbia. Il Selezionatore Squadra Italiana Coppa Europa Segugi 2022 è stato scelto nella persona di Gianni Turcatti. Partiti tutti gli equipaggi nei giorni 21 e 22 ottobre si è svolta la manifestazione.
Al termine dei due giorni, la rappresentativa ENCI si è aggiudicata la ventisettesima coppa Europa FCI per segugi su lepre in terra di Serbia. La giornata particolarmente sfavorevole e l’olfattazione pessima ma gli italiani sono riusciti a scovare e ad inseguire. Giovanni Montersino è si aggiudica la coppa Europa In seconda posizione il bresciano Giacomo Guerini. Altissimo il livello dei segugi presentati che hanno onorato i colori dell’Italia con una bella prestazione. Per l’ennesima volta la coppa Europa per segugi su lepre è nostra. Si ringrazia il Kennel Club Serbo per l’organizzazione e l’ospitalità.

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Agonismo: Lunigiana Cup Junior, piccoli talenti crescono

Nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 settembre 2022 si è svolta la prima edizione della Lunigiana Junior Cup, una manifestazione cinofila amatoriale a singolo su cinghiale, riservata ai giovani conduttori con età compresa fra i 6 e i 17 anni. L’evento aveva lo scopo principale di promuovere il segugio e il segugismo come realtà sportiva fra i giovani aiutandoli, come tanti altri sport, a sconfiggere le proprie timidezze e insicurezze, attraverso una passione “sana” che non chiude le porte in faccia a nessuno.
Organizzatori dell’evento sono stati la Prosegugio di Massa Carrara, i Segugisti Lunigianesi e il Circolo provinciale della Liberacaccia di Massa Carrara. Tre gruppi che in questo 2022 hanno collaborato nell’organizzazione di diverse prove di lavoro (sia su lepre che su cinghiale) riservate al segugio. Le capacità collaborative e organizzative di queste tre associazioni sono state evidenziate in diverse sedi, anche a livello nazionale, con svariati elogi riservati in particolare a Gionni Fiorentini (presidente provinciale della SIPS Massa Carrara), a Davide Baldini, a Pino Giovanni, a Francesco Marafetti e ad Andrea Ferrari. In particolare, gli ultimi due sono stati coloro che hanno curato l’organizzazione della Luigiana Junior Cup, svoltasi all’interno del recinto addestramento cani della squadra cinghialai di Bassone, squadra che, oltre al recinto, ha messo a disposizione la propria “casa di caccia” come centro di ritrovo per l’evento.

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Agonismo: Trofei e memorial interprovinciali di Grosseto

Come ormai da anni non potevamo mancare alla bellissima festa organizzata dalla Libera Caccia di Grosseto dove l’armonia e l’amicizia ne fanno da padrone. Dalle 17 di sabato pomeriggio del 24 settembre sino all’ora di cena la famiglia Corridori con tutto il gruppo di collaboratori hanno premiato uno per uno i concorrenti delle varie manifestazioni che questa macchina organizzativa sa mettere in moto dai primi mesi dell’anno sino a estate inoltrata.
In questo numero cominciamo con il Trofeo Baglioni, il Trofeo Falchi, il Trofeo Villani e Domenichelli e il Memorial Cazziolato per poi proseguire con le prossime uscite con il Trofeo Marsiliana, Trofeo Mademoiselle Gloria, Trofeo Maremma e Gara dei cucciolini.
Trofeo Amerigo Baglioni

Giunto alla sua 14° edizione il Trofeo Amerigo Baglioni per cani da seguita su cinghiale categoria singolo si è svolto nel recinto “il Cannucceto” in località Guinzoni, nella Marsiliana a Manciano della famiglia Lombrichi. Il Presidente di giuria Luciano Lombrichi in collaborazione con gli altri giudici Diego Lombrichi, Giuliano – Gianfranco – Marco Corridori hanno svolto qualifiche da febbraio ad aprile con la partecipazione di 100 concorrenti. La finale è stata fatta sabato 21 e domenica 22 maggio dove avevano diritto di accesso 17 soggetti ma hanno corso in 13.
Qui di seguito la classifica finale, per questioni di spazio verranno messi i primi tre con le foto alla sciolta e la consegna dei premi.
1° classificato Eccellente punti 170 Pali segugio maremmano di Valerio Sbrolli
2° classificato Eccellente punti 168 Nicotina segugio maremmano di Alberto Mastrogregori
3° classificato Eccellente punti 167 Alvaro segugio maremmano di Giacomo Bai

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Gare: La beneficenza cambia la vita

“Tutti insieme per Matteo” è stata organizzata dall’ASD FIDASC di Forlì, con la collaborazione di Federcaccia Forlì – Cesena, del movimento Federcacciatrici Italiane e di tanti altri gruppi e aziende del territorio. La gara amatoriale per cani da seguita su cinghiale svolta in recinto, ha avuto lo scopo di raccogliere fondi a favore di Matteo Pertini. Ragazzo di 40 anni rimasto invalido a seguito di un incidente stradale. Svoltasi nel campo addestramento cani “I Pianetti” a Santa Sofia in provincia di FC. La gara si è svolta in sei giornate, durante le quali sono intervenuti oltre 50 concorrenti provenienti da Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Toscana e Marche. Domenica 28 agosto si è svolta la cerimonia di premiazione alla quale sono intervenuti il Sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi e di Roncofreddo Massimo Bulbi.
La raccolta fondi ha totalizzato oltre Euro 6800,00 che sono stati donati a Matteo per aiutarlo nella lotta quotidiana alle barriere architettoniche che la sua condizione gli impone.
Nelle sei giornate hanno gareggiato tra singoli e coppie 50 concorrenti giudicati da cinque giudici federali Paolo Margheritini (detto Brucio), Stefano Tisbo, Emily Aversa, Riccardo Bosi e Renato Ricci.