Gestione: Cattura lepri 2024 nell’aretino

Il periodo dell’anno che va dall’ultima decade del mese di dicembre al mese di gennaio, corrisponde al periodo ideale per effettuare il prelievo delle lepri nelle zone di ripopolamento e cattura.
Ce lo dice la scienza veterinaria e la grandissima esperienza maturata prima dalle amministrazioni provinciali d’Italia, dai cacciatori e adesso dagli stessi comitati degli A.T.C. Così, con il presidente dell’ATCAR1 Giovanni Giusti, abbiamo presenziato a varie giornate di questa attività.
Qui, nel grande territorio dell’ATCAR1 che comprende tre delle quattro vallate che formano la provincia di Arezzo, la Val di Chiana, il Casentino, il Val d’Arno ed inoltre, c’è anche la circoscrizione comunale aretina che comprende e confina come territorio con dette vallate.
In detto territorio sono presenti nove zone di ripopolamento e cattura denominate: Brolio, Casentino, Chianacce, Civitella, Creti, Esse, La Croce, Montevarchi, Pietraia, tutte con preciso indirizzo alla riproduzione della lepre. Queste sono supportate anche da alcune Z.R.V.

L’articolo prosegue a pagina 18 del numero 32 di Lepre Cani e Caccia attualmente in edicola.

Agonismo: Trofeo delle Regioni e Trofeo Marsiliana

Mentre tutto il gruppo della famiglia Corridori ed i loro collaboratori sono alle prese delle qualificazioni dei vari trofei organizzati dalla Libera Caccia di Grosseto per quanto riguarda l’anno 2024 terminiamo il nostro percorso di pubblicazione per i vari partecipanti e premiati 2023.
Il Trofeo delle Regioni categoria singolo, svolto all’interno dell’Azienda Faunistica Monteverde Banditaccia a Paganico categoria A Enci, giudicata da Demos Morellini.
Classifica finale:
1° classificato Eccellente punti 186 con CAC Rondine, segugio maremmano di Enrico Barberini
2° classificato Eccellente punti 173 Nicotina, segugio maremmano di Mario Galletti
3° classificato Eccellente punti 169 Toret, segugio maremmano di Giuliano Nocentini
4° classificato Buono punti 141 Salvini, segugio maremmano di Leonardo Salustri

Trofeo delle Regioni, categoria coppia, classifica finale, categoria A Enci, giudicata da Giovanni Montanari
1° classificato Eccellente punti 177 Vespa e Paco di Marco e Mauro Fortunati
2° classificato Eccellente punti 167 Zorro e Lucciola di Davide Generali
3° classificato Eccellente punti 165 Molla e Rambo di Leonardo Salustri
4° classificato Eccellente punti 161,50 Frittella e Saponetta di Valerio Sbrolli

L’articolo prosegue a pagina 38 del numero 86 di Cinghiale & Cani attualmente in edicola

Agonismo: Un altro anno senza te… Dante Chiarini

Il tempo passa, siamo giunti alla 9° edizione del Trofeo intitolato a Dante Chiarini, segugista e cacciatore di cui ne abbiamo già a lungo parlato, ma non potevamo mancare anche quest’anno per fare gli onori al personaggio che ha lasciato un segno per tante persone del mondo cinofilo.
Tutta la famiglia sia quella sulla carta che quella degli amici segugisti ricorda con emozione la tua perdita e nonostante il tempo, dovrebbe aiutare ad affievolire il dolore, è sempre un nodo alla gola al momento dei saluti e dei ricordi.
Quest’anno in particolar modo la Pro Segugio di Ascoli Piceno, nella persona di Antonio Antolini e tutto il consiglio ha pensato di far un omaggio floreale alla tomba nel cimitero dove riposi.

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Agonismo: Canicom Cup 2024

Canicom Italia
Prodotti Venatori E Outdoor
“Siete voi affezionati clienti, insieme all’entusiasmo che anima la vostra passione, la fonte per noi di continua ricerca, che ci spinge a fare sempre meglio e a dare sempre il massimo.”

Qualità e Affidabilità
Importiamo da tutto il mondo e distribuiamo in esclusiva su tutto il territorio nazionale, prodotti destinati all’uso nel mondo venatorio. In oltre venti anni di attività, camminando di pari passo con lo sviluppo delle tecnologie e delle innovazioni, abbiamo sempre cercato di distinguerci, selezionando prodotti di indiscussa qualità.
Queste sono le parole con cui l’azienda si presenta sul suo sito web www.canico mitalia.com e proprio da queste parole vogliamo partire, perché il marchio Canicom è proprio qualità e affidabilità. In primis sono le persone che fanno la differenza perché il gruppo unito e compatto permette di trasmettere il piacere di far parte di loro.

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Agonismo: Segugi in laguna

Terminate le feste natalizie e pronti per un nuovo anno agonistico per i nostri segugi, sabato 13 e domenica 14 gennaio a Cavarzere (VE) si è svolta una prova su lepre per cani da seguita categoria singolo, coppia e muta organizzata dalla Sips di Venezia.
La Sips di Venezia, in special modo il suo Presidente Paolo Agostini, si trova a dover affrontare l’inizio di un nuovo percorso per la gestione delle prove da portale enci con tutte le sue sfaccettature e problematiche di un qualcosa che come tutto va avviato.

Cavarzere, lembo di terra polesana e veneziana insieme, era anticamente compresa nelle paludi Adriane, poi chiamate lagune di Venezia. Il lento ritirarsi delle acque, nel corso dei secoli, ne fece un isolotto e poi un paese in terraferma. Il suolo conobbe in tempi remotissimi l’opera di coloni romani e antecedentemente quella degli Etruschi Adriesi.

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Caccia e Cinofilia: I draghi Penna in Teverina

Si parla di cinofilia agonistica, di qualifiche, di classifiche, ma poi tutto si ferma, si mette nel cassetto il libretto di lavoro e si carica il fucile.

Forse oggi con tutte le attività di gestione l’attesa dell’apertura della stagione venato- ria non è più così sentita come in passato. Un conto è andare a fare un art. 37 un conto è andare a caccia con la propria squadra quando le giornate cominciano ad accorciar- si e la giacca ci fa compagnia.

Nelle varie regioni si comincia a parlare di calendario venatorio, di apertura e pre-apertura, le associazioni con gli enti preposti si consultano, escono le varie proposte più o meno politicamente corrette.

La caccia ad Arezzo è aperta da un paio di settimane, fa ancora caldo, così ne approfitto per accettare un invito per un weekend a caccia in Umbria.

“I draghi penna in Teverina” sono al loro secondo anno di fusione con altra squadra, caposquadra Alessandro Vescarelli, capocaccia Enrico Romagnoli, capo canaio Maurizio Buccioni, i canai, lo stesso Maurizio con segugi maremmani, Alfredo Valente segugi maremmani, Marco Porciatti segugi maremmani, Gianluca Sgrigna Dachsbracke, Mirco Scatteglia Dachscbracke.

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Edizioni Lucibello al Caccia Village 2024

Il Salone Nazionale della Caccia e del Tiro si tiene al Centro Fieristico Umbriafiere – Bastia Umbra (PG) nei giorni
11 – 12 – 13 MAGGIO 2024

3 PADIGLIONI FIERISTICI, oltre 300 ESPOSITORI, le migliori AZIENDE del settore sia Italiane che Estere.
Un Programma ricco di Eventi, Seminari, Workshop, Spettacoli e Corsi di Formazione Riconosciuti.

ORARI APERTURA FIERA:
Sabato (9:00-18:00);
Domenica (9:00-17:00);
Lunedì (9:00-16:00)

l’ARENA SHOT & SHOW, sarà il teatro di momenti imperdibili e ad alto tasso di ADRENALINA, SPETTACOLO e DIVERTIMENTO. Grazie alle straordinarie performance e acrobazie dei nostri Show Man si potrà assistere a spettacoli acrobatici di tiro che lasceranno tutti senza fiato! Le Linee di Tiro adiacenti ai padiglioni e raggiungibili con navetta gratuita in 3 minuti, offriranno la possibilità di provare le novità 2024 delle più Prestigiose Case Armiere.

Edizioni Lucibello sarà presente nel padiglione 8 stand 23 c e 23 d

Padiglione 8

Lombardia: Divieto di caccia nei valichi montani, Consiglio di Stato respinge il ricorso

Il Consiglio di Stato ha confermato il divieto di caccia nei valichi montani della Lombardia, aree cruciali per le rotte migratorie degli uccelli, respingendo il ricorso della Regione Lombardia che mirava a ribaltare una precedente sentenza del TAR. Quest’ultima aveva imposto la protezione di questi valichi, seguendo una decisione della Corte Costituzionale, e aveva assegnato a Maria Siclari, direttrice generale dell’ISPR, il compito di supervisionare l’attuazione del divieto. Nonostante il sostegno di varie associazioni venatorie, la Regione non è riuscita a dimostrare che la caccia potesse effettivamente contribuire a controllare la diffusione della peste suina africana, come sostenuto nel loro appello.

Nuove Regole per la Caccia con Richiami Viventi in Toscana: Cosa Cambia per i Cacciatori

Con l’entrata in vigore della modifica alla legge regionale 3/94 di luglio 2020 e del regolamento 36R a febbraio 2023, inizia la distribuzione degli anelli regionali per i richiami viventi in Toscana, un cambiamento che ha suscitato diverse reazioni tra le associazioni venatorie locali. Le associazioni aderenti alla Cabina di Regia della Toscana (Arcicaccia, Enalcaccia, Italcaccia e Libera Caccia) esprimono preoccupazioni riguardo agli oneri burocratici aggiuntivi imposti ai cacciatori, evidenziando incertezze sull’effettiva utilità di tali disposizioni.

Le Nuove Disposizioni

Le principali norme introdotte richiedono ai cacciatori di svolgere le seguenti procedure:

1. **Presentazione delle Ricevute**: I cacciatori devono portare presso i Centri di Assistenza Venatoria (CAV) le ricevute di provenienza degli uccelli, in originale o copia leggibile autenticata, complete di tutti i dati necessari, inclusi il numero di anello e la data di rilascio non anteriore a 10 anni.

2. **Applicazione degli Anelli Regionali**: Gli anelli regionali, realizzati in plastica, devono essere applicati entro 10 giorni dalla loro assegnazione alla zampa dei richiami. Questi anelli non sostituiscono ma affiancano quelli metallici originari applicati dagli allevatori.

3. **Validità e Monitoraggio**: La validità dell’anello regionale, indispensabile per l’utilizzo dei richiami in caccia, è di 10 anni dalla data di nascita registrata per gli allevatori amatoriali o dalla data di compilazione della ricevuta per gli altri.

4. **Obblighi Continuativi**: Tutti gli uccelli acquistati, classificati dalla legge come richiami, dovranno essere dotati della nuova fascetta prima di essere utilizzati a caccia.

Richieste di Modifica e Miglioramento

Le associazioni venatorie, oltre a evidenziare la complessità delle nuove norme, propongono diverse modifiche per migliorare la delibera, tra cui:

– Estensione del termine di validità degli anelli a 10 anni.
– Procedura semplificata in caso di smarrimento o deterioramento delle ricevute.
– Possibilità di applicare gli anelli al termine della stagione venatoria per i richiami di canto.
– Revisione dei requisiti per la concessione degli anelli, inclusa la numerazione progressiva delle ricevute.
– Maggiore protezione legale per gli operatori dei punti CAV.
– Soluzioni per regolarizzare gli uccelli acquistati presso rivenditori autorizzati.

Assistenza e Supporto ai Cacciatori

Nonostante le perplessità sull’utilità di questa procedura, le associazioni venatorie si impegnano a fornire assistenza ai cacciatori nell’adempimento di queste nuove disposizioni attraverso i propri punti CAV. Tuttavia, richiedono all’ente pubblico di garantire che questo servizio sia erogato senza imporre ulteriori costi ai cacciatori, evidenziando la necessità di un approccio più equilibrato che tuteli gli interessi e le tradizioni venatorie senza aggravare inutilmente il carico burocratico.

Questo cambiamento normativo rappresenta una sfida significativa per la comunità venatoria toscana, che si trova a dover navigare tra nuove regole e requisiti in un contesto già complesso e regolamentato. La collaborazione tra cacciatori, associazioni e enti pubblici sarà fondamentale per garantire una transizione efficace e funzionale.

Servizio pubblico: tramissione contro la caccia!

In una recente presa di posizione, l’Onorevole Maria Cristina Caretta, esponente di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione agricoltura a Montecitorio, ha messo in luce una questione di fondamentale importanza relativa al trattamento mediatico del mondo venatorio da parte del servizio pubblico RAI. La sua critica si concentra su una puntata del programma “Indovina chi viene a cena”, trasmessa su Rai3, che, secondo l’onorevole, avrebbe fornito un ritratto distorto e inaccurato del comparto venatorio, gravato da “accuse fallaci e pura disinformazione”.

Questo episodio ha spinto l’On. Caretta a rivolgersi direttamente alla presidente della Commissione vigilanza RAI, Barbara Floridia, attraverso una lettera ufficiale. Nella sua comunicazione, l’onorevole sottolinea l’importanza del rispetto del pluralismo e dell’equità nei contenuti trasmessi dal servizio pubblico, soprattutto quando si affrontano tematiche delicate e spesso polarizzanti come quelle legate alla caccia.

La critica mossa da Caretta si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sul ruolo del servizio pubblico nel garantire un’informazione che permetta ai cittadini di formarsi un’opinione libera e consapevole, senza cadere nella trappola dell’ideologia o della disonestà intellettuale. In particolare, l’On. Caretta evidenzia come il settore venatorio, che comprende una varietà di pratiche, culture e tradizioni radicate nel tessuto sociale ed economico di molte aree del paese, meriti un’attenzione equilibrata e rispettosa delle diverse sensibilità.

La questione sollevata dall’onorevole Caretta apre un dibattito più ampio sulle responsabilità del servizio pubblico nella rappresentazione delle realtà sociali, culturali ed economiche che compongono il panorama italiano. L’equilibrio tra la necessità di informare, il dovere di rispettare la verità e la volontà di rappresentare le diverse voci della società è un tema centrale nella gestione dei contenuti mediali, soprattutto in un’epoca caratterizzata da polarizzazione e frammentazione dell’opinione pubblica.

La risposta della Commissione vigilanza RAI alla lettera dell’On. Caretta sarà, senza dubbio, un importante indicatore della direzione che il servizio pubblico intenderà prendere per assicurare che il suo mandato di pluralismo, equità e integrità informativa sia rispettato in ogni ambito, inclusa la rappresentazione del mondo venatorio.

Sul tema inoltre le principali associazioni venatorie italiane, tra cui Federcaccia e Enalcaccia, criticano le recenti affermazioni di Sabina Giannini come una distorsione della realtà venatoria, confondendo cacciatori e bracconieri e muovendo accuse ingiustificate. Hanno incaricato legali per valutare azioni a difesa della reputazione dei cacciatori, spesso bersaglio di informazioni unilaterali. Sostengono che la caccia, regolamentata, sia una risorsa per l’Italia, contribuendo alla conservazione degli habitat e offrendo benefici alle comunità locali.