Arci Caccia e le richieste per i Calendari Venatori

In una comunicazione, la Presidenza Nazionale di Arci Caccia ha espresso il suo pieno sostegno alla posizione assunta dalla sezione Marche dell’associazione, in merito alla proposta di Calendario Venatorio della regione per l’imminente stagione di caccia. Questo intervento si inserisce all’interno di un dibattito più ampio sulla gestione delle attività venatorie nelle Marche, sollevando questioni che, secondo Arci Caccia, meritano un’attenzione diffusa da parte degli amministratori regionali.

Il cuore della questione, come sottolineato dall’associazione, riguarda la necessità di avere date certe che definiscano l’inizio e la fine della stagione di caccia, nonché regole chiare e uniformi per la conduzione delle attività venatorie durante tutto l’anno. Un punto critico riguarda l’interpretazione delle normative da parte degli organi preposti alla vigilanza, che spesso porta a confusioni e interpretazioni discordanti, creando incertezza tra i cacciatori.

Gabriele Sperandio, Presidente Regionale di Arci Caccia Marche, ha messo in luce l’importanza di stabilire Calendari Venatori realistici, che evitino di cadere in contraddizione con le decisioni dei Tribunali Amministrativi Regionali (TAR) o del Consiglio di Stato, situazioni che negli anni passati hanno spesso portato alla bocciatura di proposte ritenute non congruenti con la normativa o con le esigenze di conservazione della fauna.

La posizione di Arci Caccia è chiara nel condannare la pratica di “illudere” i cacciatori con promesse irrealizzabili, ritenuta “immorale” dall’associazione. L’appello è a favore di un approccio più prudente nella definizione dei calendari venatori, che tenga conto delle indicazioni fornite dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), per evitare interruzioni che finiscono per aumentare la frustrazione degli appassionati di caccia.

La richiesta di Arci Caccia si rivolge quindi a tutti gli amministratori regionali, affinché si adoperino per la creazione di calendari venatori che siano al contempo rispettosi della normativa e delle necessità di tutela dell’ambiente e della fauna, e che possano garantire agli appassionati di caccia la possibilità di svolgere le loro attività in modo sicuro, chiaro e senza interruzioni. Un invito, dunque, a lavorare per soluzioni che concilino le diverse esigenze in gioco, in modo da garantire una gestione sostenibile e responsabile della caccia.

Emergenza Peste Suina Africana: La regione Emilia Romagna chiede lo stato di Calamità

L’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, ha sollecitato il Governo a dichiarare lo stato di calamità naturale in risposta all’emergenza rappresentata dalla Peste Suina Africana (PSA). Mammi ha ribadito l’importanza di un coinvolgimento forte del territorio e ha espresso preoccupazione per gli effetti economici che la diffusione del virus potrebbe avere sulle aziende agricole.

Nell’incontro a Piacenza con rappresentanti di enti locali, associazioni agricole e industriali, Mammi ha evidenziato la necessità di un intervento immediato da parte del Governo per fornire sostegno alle produzioni colpite dalla PSA. A tal fine, è stata inviata una lettera ai Ministri Orazio Schillaci e Francesco Lollobrigida, nella quale si chiede la dichiarazione di stato di calamità naturale.

La dichiarazione di stato di calamità naturale consentirebbe alle aziende agricole e agli allevamenti nelle zone colpite di accedere a benefici fiscali previsti dalla legge, tra cui agevolazioni e sospensioni dei mutui, nonché misure di sostegno per i lavoratori del settore.

Tra le misure proposte per affrontare l’emergenza, l’istituzione del ruolo di subcommissari regionali tra gli assessori delle Regioni interessate, al fine di gestire procedure amministrative straordinarie mirate al contenimento del cinghiale, animale spesso coinvolto nella diffusione della PSA.

La Regione Emilia-Romagna ha già avviato diverse iniziative per contrastare la diffusione del virus, tra cui il potenziamento dei livelli di biosicurezza negli allevamenti e nelle aziende, nonché la strategia di riduzione della popolazione di cinghiali nelle aree critiche. Inoltre, è stato rinnovato l’accordo con le Polizie Provinciali e sono stati approvati finanziamenti per un totale di 900 mila euro destinati alla riduzione dei cinghiali e al contenimento della PSA sul territorio regionale.

EOS Show ’24: niente arresta la voglia di caccia, pesca e tiro

Code ai tornelli. Tanti, tantissimi visitatori, ma tempi di attesa lunghi: sarebbe facile dire che non dipende dall’organizzazione. Purtroppo a causa del rischio di infiltrazioni da parte di esponenti di gruppi contrari alla caccia, molto attivi per boicottare la fiera, si è reso necessario incrementare i controlli da parte delle forze di polizia. EOS-European Outdoor show ha comunque fatto registrare il record di ingressi della prima giornata. Superati i 17 mila contro i 15 mila dell’anno scorso. «Dispiace che le forze dell’ordine debbano intervenire per proteggere una pacifica manifestazione di cacciatori e pescatori», ha detto l’assessore veneto alla Caccia e alla Pesca, Cristiano Corazzari, riferendosi al corteo e ai presidi di protesta annunciati da associazioni antiarmi e animaliste. Il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, nel sottolineare il valore e la riuscita di EOS show ha comunque tenuto a ringraziare le forze dell’ordine, oggi impegnate anche per l’incontro calcistico casalingo, non troppo distante dalla fiera. «I cacciatori oggi sono protagonisti di attività che vanno a beneficio di tutta la comunità. Dobbiamo dirlo senza pudore. I cacciatori con il loro volontariato permettono di gestire il territorio e assicurano anche la sicurezza della collettività con le azioni di controllo della sovrappopolazione di cinghiali».
Dopo il taglio del nastro, Corazzari è stato coinvolto dagli chef Stefano Marinucci e Igles Corelli nell’impiattamento del risotto verde alla salsiccia di cinghiale e del capriolo marinato in salsa di soia e miele. Nell’ambito del progetto “Carne selvatica, cucina gourmet”, a cura d Franchi Food academy e Fondazione UNA, è stato realizzato un palinsesto ricchissimo di showcooking e momenti culturali che intendono sottolineare la sostenibilità della caccia e l’utilità della filiera della carne di selvaggina.
Numeri lusinghieri per questa edizione dell’EOS Show anche per quanto riguarda anche gli espositori. L’organizzazione si onora di aver raccolto il meglio del Paese e di altri Paesi perché a EOS sono arrivati a 40 i Paesi rappresentati. 676 il totale delle aziende rappresentate. Gli espositori diretti del settore caccia e tiro sono ben 295, il 19% in più rispetto alla passata edizione, mentre sono cresciuti del 34% i marchi rappresentati. I produttori di armi, che rappresentano un’eccellenza tutta italiana, con i distributori, sono 48, sei in più rispetto al 2023.
Durante l’intero sabato si sono disputate anche le gare di Pistola a 10 metri dell’EOS Trophy tenuto dall’Unione italiana Tiro a segno che hanno coinvolto numerosissimi tiratori, alcuni dei quali paralimpici. Il Team Beretta di Tiro a volo è stato presentato al grande pubblico, in previsione dell’Olimpiade di luglio: con Emanuela Croce Bonomi, vicepresidente della Federazione e il ct dello Skeet Andrea Benelli, gli atleti Jessica Rossi, Silvana Stanco, Diana Bacosi, Giovanni Pellielo, Mauro de Filippis, Massimo Fabbrizi, Martina Bartolomei, Luigi Lodde e Gabriele Rossetti.
EOS-European Outdoor show ’24 prosegue fino a lunedì 19 a Veronafiere. L’orario è 9-18 domani e 9-16 il lunedì 17/2. La manifestazione fieristica occupa i padiglioni 9, 10, 11 e 12 dell’impianto veronese. La superficie espositiva supera i 60 mila metri quadrati.
Anche quest’anno le armi si possono provare al celebre Trap Concaverde di Lonato (BS), a soli 30 minuti da Veronafiere, che eccezionalmente per EOS si è dotato di linee dedicate alle armi rigate e alle pistole. Servizio di navetta ogni 30 minuti dall’ingresso di EOS, domenica dalle 9,30 alle 16,30.

Procedura d’infrazione dell’UE contro l’Italia per presunte violazioni nella legislazione sulla caccia

La Commissione europea ha recentemente avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia, sostenendo che alcune leggi nazionali in materia di caccia potrebbero essere in contrasto con la normativa comunitaria. Questa mossa è stata motivata dalla non conformità di diversi atti legislativi italiani alle disposizioni del regolamento Reach dell’Unione Europea.
La Commissione ha esaminato la legislazione italiana, concentrandosi in particolare sulle munizioni in piombo. Secondo l’organo europeo, la legislazione italiana, modificata dalla maggioranza dopo la dichiarazione di inefficacia della circolare del governo Meloni da parte del Tar del Lazio, violerebbe le disposizioni del regolamento Reach. Quest’ultimo non consente un’applicazione limitata solo alle zone umide elencate nelle Ramsar e in altre aree protette, come Zone di protezione speciale e riserve naturali.
Il riferimento alla Direttiva uccelli e alla caccia in zone protette e durante i periodi di divieto aggiunge ulteriore complessità alla questione. Sembrerebbe collegato alla nuova disciplina del controllo faunistico, sebbene la sua connessione con gli uccelli sia meno evidente.
Il governo italiano ha ricevuto una lettera dettagliata dalla Commissione europea, nella quale vengono evidenziate le presunte carenze nella legislazione sulla caccia. Il governo ha due mesi di tempo per rispondere e adottare eventuali misure correttive. Nel caso in cui la Commissione ritenga insoddisfacenti le risposte fornite dall’Italia, potrebbe infliggere una sanzione pecuniaria. Tuttavia, va sottolineato che qualsiasi modifica legislativa dovrà essere approvata dal parlamento nazionale, che mantiene il suo potere sovrano in materia.
La procedura d’infrazione dell’Unione Europea contro l’Italia solleva importanti questioni sulla conformità della legislazione nazionale in materia di caccia con le normative comunitarie. Il dibattito in corso evidenzia la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze nazionali e le normative europee, con l’obiettivo di garantire la tutela della fauna selvatica e il rispetto degli accordi internazionali. Resta da vedere come il governo italiano risponderà a questa procedura e se saranno necessarie modifiche significative per adattarsi alle norme dell’UE.

PSA e gestione del Cinghiale: convegno a Verona Fiere il 18 febbraio

Edizioni Lucibello organizza in occasione di EOS a Verona Fiere il convegno “PSA e getsione del Cinghiale” domenica 18 febbraio con inizio alle ore 14.00 presso presso sala convegni della fiera.

Conduce Alessandro Bassignana
dirigente venatorio
ed editorialista di
“Diana&Wilde”

relatore
Prof. Ezio Ferroglio
Direttore della scuola di
Agraria e Medicina veterinaria
dell’Università di Torino

Rinnovo Appostamenti Fissi: La Regione Toscana Accoglie le Richieste di Arci Caccia

La Regione Toscana ha risposto positivamente alle richieste avanzate da Arci Caccia, consentendo il rinnovo annuale degli appostamenti fissi sia in modalità cartacea che attraverso il portale RT Caccia. In un’ottica di flessibilità e adattamento alle esigenze degli appassionati di caccia, la Regione ha annunciato un periodo transitorio che permetterà la presentazione delle istanze anche in modalità cartacea fino al 31 marzo 2024, offrendo così un’opzione aggiuntiva per il rinnovo.
La Regione Toscana, in seguito alle richieste avanzate da Arci Caccia, ha deliberato di consentire il rinnovo annuale degli appostamenti fissi sia tramite il tradizionale metodo cartaceo che attraverso il portale RT Caccia. Questa decisione riflette la volontà di adattare le pratiche burocratiche alle esigenze della comunità di cacciatori, garantendo al contempo una transizione graduale verso la modalità telematica.

Priorità alla Modalità Telematica
La Regione sottolinea che, a partire dal primo febbraio, l’istanza di rinnovo degli appostamenti fissi dovrebbe essere presentata prioritariamente in modalità telematica attraverso il portale RT Caccia. Questo approccio mira a semplificare le procedure e a ottimizzare l’efficienza amministrativa.

Periodo Transitorio per la Modalità Cartacea
Riconoscendo la necessità di una transizione graduale, la Regione Toscana ha istituito un periodo transitorio che consentirà la presentazione delle istanze di rinnovo degli appostamenti fissi anche in modalità cartacea. Questa opzione sarà valida fino al 31 marzo 2024, offrendo un’opportunità aggiuntiva per coloro che preferiscono mantenere la tradizionale modalità di presentazione delle richieste.

In allegato il provvedimento della Regione: Decisione_n.6_del_22-01-2024

Sospensione Record del Calendario Venatorio 2023-2024: Il Tar del Veneto Accoglie la Richiesta della LAC

In una decisione senza precedenti, il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha prontamente sospeso la recentemente approvata rideterminazione del calendario venatorio 2023-2024, rispondendo alla richiesta cautelare avanzata dalla Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC). La delibera, emessa dalla Giunta, ha riaperto la caccia a partire dal 24 gennaio fino al 31 gennaio, limitando l’attività venatoria alle sole specie di alzavola, codone e germano reale. Tuttavia, il Tribunale ha concesso la sospensiva, senza analizzare le motivazioni della Giunta, riconoscendo la presenza del periculum in mora e adottando il principio di precauzione, in risposta ai pregiudizi prospettati dall’Associazione LAC.

Il Tar del Veneto ha adottato una decisione rapida e incisiva, sospendendo la rideterminazione del calendario venatorio e riaprendo la caccia solo per le specie di alzavola, codone e germano reale. La sospensiva è stata concessa sulla base del periculum in mora, evidenziando la necessità di agire con prudenza e considerando i pregiudizi prospettati dalla Lega per l’Abolizione della Caccia. Nonostante la mancata analisi delle motivazioni della Giunta, il Tribunale ha prioritariamente risposto alla richiesta di sospensione cautelare avanzata dalla LAC, ritenendo necessario un approfondimento sulle implicazioni della delibera.

Le Specifiche della Delibera
La delibera della Giunta che ha innescato questa rapida reazione del Tribunale ha stabilito la riapertura della caccia per un periodo limitato, dal 24 al 31 gennaio, concentrando l’attività venatoria sulle specie di alzavola, codone e germano reale. Tuttavia, la decisione del Tribunale ha introdotto un ulteriore dettaglio significativo: il carniere per la caccia al germano è stato limitato a soli tre capi per cacciatore. Questa limitazione mira a bilanciare l’attività venatoria con una maggiore attenzione alla gestione delle specie.

Il Principio di Precauzione e la Posizione della LAC
La decisione del Tribunale ha chiaramente sottolineato l’importanza del principio di precauzione nel prendere decisioni che potrebbero influenzare l’ecosistema e le specie selvatiche. La Lega per l’Abolizione della Caccia ha avanzato la richiesta cautelare, sostenendo che la delibera della Giunta avrebbe potuto comportare pregiudizi significativi per la fauna selvatica. Il Tribunale ha riconosciuto la validità di tali argomentazioni, enfatizzando la necessità di approfondire la questione prima di procedere con la rideterminazione del calendario venatorio.

La sospensione record della rideterminazione del calendario venatorio da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto riflette la delicatezza delle decisioni legate alla gestione della fauna selvatica. La decisione, in risposta alla richiesta cautelare della Lega per l’Abolizione della Caccia, pone in evidenza l’importanza del principio di precauzione nella tutela degli equilibri naturali. Ora, sarà interessante seguire gli sviluppi futuri e gli approfondimenti sulle motivazioni della Giunta, nel contesto di una gestione sostenibile della caccia e della fauna selvatica.

EOS 2024 a Verona Fiere

Saremo presenti a “EOS” 2014 a Verona Fiere. Venite a trovarci
www.eos-show.com

Proposta di Modifica alla Legge sulla Fauna Selvatica: iniziato l’iter in Parlamento

Avviato il processo legislativo nella XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati per la modifica della legge 157/1992 sulla fauna selvatica e la regolamentazione dell’attività venatoria su proposta dell’Onorevole Francesco Bruzzone. La proposta, presentata per la prima firma dall’Onorevole Bruzzone, mira a introdurre importanti modifiche per garantire la certezza del diritto nei calendari venatori, chiarire le questioni legate all’allevamento e all’uso dei richiami vivi, nonché semplificare le opzioni di caccia in un contesto di cambiamenti nella realtà venatoria italiana.

Le Principali Modifiche Proposte:
1. Certezza del Diritto nei Calendari Venatori:
La proposta si concentra sulla revisione delle procedure regionali per l’approvazione dei calendari venatori. Le regioni dovranno emanare leggi regionali di programmazione venatoria quinquennale, includendo il piano faunistico venatorio regionale e il calendario venatorio regionale. Ogni anno, per adattarsi alle esigenze delle specie, le regioni stabiliranno il calmiere stagionale massimo.

2. Orientamento Giurisprudenziale e Richiami Vivi:
Si propone l’inserimento nella legge 157 dell’orientamento della giurisprudenza sull’allevamento e l’utilizzo dei richiami vivi. Questo chiarirà la natura domestica degli allevamenti, esentandoli dalle regole dei richiami vivi di cattura e risolvendo contenziosi nelle regioni che utilizzano i richiami vivi per la caccia da appostamento.

3. Unificazione delle Opzioni di Caccia:
Dato il cambiamento nel numero di cacciatori nel corso degli anni, si propone di semplificare le forme di caccia e le tipologie di attività venatoria, considerando l’attuale numero di circa 500.000 cacciatori rispetto agli 1.800.000 del 1992.

4. Ungulati e Norme per la Caccia Moderna:
Le abilitazioni per la caccia agli ungulati saranno valide su tutto il territorio nazionale, superando i limiti provinciali o regionali. Si prevedono anche norme per adeguare la caccia agli ungulati alle moderne tecniche, inclusa l’utilizzo di ottiche.

Il Deputato Bruzzone sottolinea la necessità di una proposta di legge sostenibile, evitando l’eccessiva demagogia e propaganda elettorale. L’obiettivo è garantire ai cacciatori la certezza di agire in tranquillità, adattandosi alle esigenze attuali. Bruzzone ringrazia il presidente della commissione, il collega Mirco Carloni, per la fiducia nel nominarlo relatore della proposta, impegnandosi a portarla avanti fino all’approvazione per ottenere risultati concreti.

Edizioni Lucibello presente a EOS 2024 – Verona Fiere

Edizioni Lucibello sarà presente a EOS 2024 presso Verona Fiere dal 17 al 19 febbraio.
Eos-European outdoor show, la manifestazione fieristica della caccia e della pesca, delle armi, delle munizioni, del tiro, della nautica e dell’outdoor, che prenderà il via il 17 febbraio fino al 19 a Veronafiere, sempre in decisa crescita, sia per quanto riguarda i produttori italiani sia i distributori di marchi internazionali. Rafforzata ancora, perciò, la rilevanza internazionale di Eos.

Il nostro Stand si troverà presso il Padiglione/Hall Pad. 10 – Stand C400.
Vi invitiamo a venerdì a trovare in Fiera!

Maggiori info su EOS 2024 https://www.eos-show.com/